Posts written by Brian O'Conner

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Adesso la notizia, che mercoledì era già più di una indiscrezione è ufficiale: il sito del Milan lo ha annunciato con un comunicato e anche Adriano Galliani, ad del Milan, lo ha confermato: "Non è vero che manca ancora il fax da Madrid, l'intesa è stata perfezionata. Klaas Jan Huntelaar è un nuovo giocatore del Milan. Con il Real Madrid abbiamo raggiunto un accordo e l'attaccante olandese arriverà a Milano a titolo definitivo".

Si tratta dunque del grande colpo che Silvio Berlusconi aveva annunciato in conferenza stampa, la stessa che è servita a bloccare il trasferimento di Andrea Pirlo al Chelsea. Il club rossonero risponde così alla cessione di Kakà al Real Madrid e alle numerose contestazioni dei tifosi dopo un mercato molto deficitario.

IL COMUNICATO - "L'A.C. Milan comunica di aver raggiunto un accordo con il Real Madrid per l'acquisizione dell'attaccante Klaas-Jan Huntelaar. Il calciatore olandese verrà sottoposto domani alle visite mediche, dopo le quali firmerà un contratto che lo legherà alla Società rossonera fino al 30 Giugno 2013". Naturalmente non si parla di soldi, ma la cifra che il Milan verserà nelle casse del Real Madrid è di circa 15 milioni di euro.

PRESTO A MILANO - "Huntelaar sarà in serata a Milano - ha continuato Galliani - effettuerà le visite mediche di rito e poi apporrà la sua firma sul contratto che lo legherà al Milan". Manca poco, dunque, pochissimo perché i tifosi rossoneri possano abbracciare il loro prossimo campione. Nella scorsa stagione la punta olandese ha giocato con la maglia del Real Madrid realizzando 8 gol in totale, partendo però solamente 13 volte da titolare. E ora l'olandese classe 1983 arriva al Milan, per rinforzare un reparto offensivo che già annovera nomi come quello di Marco Borriello, Alexandre Pato e Filippo Inzaghi, senza contare Ronaldinho, naturalmente.

CARRIERA - Klaas-Jan Huntelaar, che compirà 26 anni il prossimo 12 agosto, ha iniziato a giocare nel Psv Eindhoven (solo una presenza), poi è passato in prestito al De Graafschap (9 partite e zero gol) e all"AGOVV (25 reti in 36 match), all"Heerenveen (33 realizzazioni in 46 partite) e all"Ajax (92 presenze, 76 gol), con cui ha vinto 2 coppe d"Olanda e 2 Supercoppe d"Olanda. Nel gennaio 2009 è passato al Real Madrid (20 presenze, 8 gol).

La pattinatrice tedesca Claudia Pechstein si è appellata contro la sospensione per due anni inflitta dalla federazione internazionale di pattinaggio: l'atleta contesta la procedura dei controlli antidoping a cui è risultata positiva lo scorso febbraio nel corso dei Campionati del Mondo.

Secondo il risultato di questi test, la Pechstein avrebbe fatto ricorso a pratiche ematiche illecite, ma la pattinatrice sostiene che non siano suoi 8 dei 20 campioni presi in considerazione dalla federazione.

La Pechstein, 37enne, è l'atleta tedesca più vincente della storia nelle Olimpiadi invernali, avendo conquistato 5 titoli olimpici. Ha annunciato che farà appello alla Corte di Arbitrato dello Sport, ma se la squalifica sarà confermata, la Pechstein non potrà partecipare alle prossime Olimpiadi invernali, in programma a Vancouver nel 2010.

Mercoledì 5 agosto è scaduto il termine ultimo per la sottoscrizione del Patto della Concordia, il trattato intavolato da FIA, Bernie Ecclestone e FOTA per la ripartizione dei diritti commerciali del circus. Il Patto è stato firmato da tutte le squadre del Mondiale, eccezion fatta per la Bmw-Sauber, che lo scorso 29 luglio ha annunciato il proprio addio. La FIA ha comunque voluto lasciare qualche giorno di tempo extra per eventuali ripensamenti, ma la scuderia di Hinwil, al momento, non ha ancora risolto la propria complicata situazione interna.

"Abbiamo provato a vendere il team, ma non ci siamo riusciti - ha spiegato Mario Theissen, il direttore sportivo del team - dall'annuncio del 29 luglio, relativo al nostro riallineamento strategico, abbiamo fatto il possibile per arrivare a un accordo rapido per la vendita della squadra, ma nonostante i nostri sforzi non ci siamo ancora riusciti. Abbiamo avuto poco tempo a disposizione, e questo non ci ha consentito di trovare una soluzione per una transazione così cpmplessa. Ciò significa che al momento il team non è in grado di firmare il Patto".

In realtà, la notizia del ritiro dal circus ha subito spinto Peter Sauber, l'ex-team principal della squadra svizzera e socio di minoranza, a scendere in campo e a lanciare una cordata per salvare la squadra e, soprattutto, i dipendenti con i quali ha lavorato per tanti anni prima della fusione con la Bmw. Un compagno di spicco sembra essere stato trovato in Nelson Piquet, pronto a sostenere il "vecchio" Sauber nell'operazione di salvataggio (e anche intenzionato a trovare una scuderia per il proprio figlio, Nelsinho, che ha da poco chiuso con la Renault, lasciata con parole di fuoco nei confronti di Flavio Briatore): il progetto è serio e, come confermato dallo stesso Theissen, "nelle prossime settimane l'obiettivo è trovare una soluzione con soggetti potenzialmente interessati e con Peter Sauber. Fino al termine del Mondiale 2009, la Bmw garantisce comunque impegno costante nella competizione".

Jean Todt, il candidato principe a subentrare a Max Mosley sulla scrivania più importante della FIA, ha rilasciato il proprio manifesto elettorale, che lo vedrà competere, il prossimo ottobren, con Ari Vatanen, l'ex-campione del mondo di rally. L'ex-direttore sportivo della Ferrari ha concentrato la propria campagna su temi - sulla carta - importanti e d'effetto, quali l'innovazione, il lavoro di squadra, l'affidabilità e la competitività, aggiungendo che si prodigherà per rendere l'organizzazione il più trasparente possibile.

"Nei prossimi quattro anni - si legge sul manifesto di Todt - la FIA dovrà costruirsi sulle proprie forze, ma anche rivoluzionare le proprie strutture per renderle meno costose, più responsabili e più trasparenti. Per questo motivo proponiamo una rivisitazione dello statuto della FIA per adattarlo e modernizzarlo nella struttura e nei regolamenti".

Todt propone di introdurre la figura di un commissario con il compito di supervisionare la gestione di ogni campionato del mondo, compreso quello della Formula1, e comprese tutte le responsabilità di carattere commerciale: il commissario rappresenterà la FIA in ambito commerciale e di regolamento, e riporterà direttamente al Consiglio Mondiale. L'introduzione dei commissari eviterà la diretta partecipazione del presidente della FIA, permettendogli di concentrarsi maggiormente sul management strategico della federazione.

1. WOLFSBURG

Punti di forza: Nonostante la partenza del tecnico Magath, la squadra non è stata smembrata e anzi gli inserimenti di Martins, Kahlenberg e Ziani regalano grande ottimismo all'ambiente biancoverde.

Punti deboli: Confermarsi non è mai facile, soprattutto per una squadra non abituata a gestire la pressione del pronostico. E nella pre-season il portiere Benaglio è stato già protagonista di qualche errore di troppo.

Star: Naturalmente Grafite e Dzeko, 29 gol il primo e 26 il secondo nella scorsa stagione, la miglior coppia offensiva della storia della Bundesliga.

Un'occhiata a... Jan Simunek, 22enne difensore ceco, sarà il nuovo compagno di Barzagli al centro della difesa dei Lupi.

2. BAYERN MONACO

Punti di forza: La rosa è decisamente la migliore del campionato.

Punti deboli: Avere le individualità migliori non significa avere la squadra più forte. Ci sono tanti giocatori nuovi da inserire, i portieri non regalano garanzie e anche in difesa la partenza di Lucio potrebbe farsi sentire.

Star: Ribery, Gomez, Klose Chi non è una star nella rosa del Bayern?

Un'occhiata a... Holger Badstuber, 20enne difensore centrale cresciuto nel vivaio bavarese e protagonista di un ottimo pre-campionato.

3. AMBURGO

Punti di forza: Grande valore dei singoli calciatori, dal neoacquisto Zé Roberto all'esperto portiere Rost, passando per Mladen Petric e Piotr Trochowski.

Punti deboli: Si tratta di una squadra che fatica a carburare e praticamente ogni anno diventa protagonista solo nel girone di ritorno.

Star: Zé Roberto sarà il padrone del centrocampo anseatico. Un grande acquisto a parametro zero dopo i tanti anni al Bayern.

Un'occhiata a... Marcus Berg, capocannoniere degli ultimi Europei Under 21 con la Svezia e giunto ad Amburgo dal Groningen. È la sua grande occasione per sfondare nel calcio che conta.

4. BORUSSIA DORTMUND

Punti di forza: La rinascita giallonera si basa sulla solidità difensiva. Davanti a Weidenfeller ci sono due centrali giovani e di grande prospettiva come Neven Subotic e Mats Hummels.

Punti deboli: Gli attaccanti in rosa, in particolare Zidan e Valdez, non sono proprio dei cannonieri Si spera quindi nel nuovo acquisto Lucas Barrios.

Star: Tra tutti i giocatori del Dortmund scegliamo l'allenatore Jürgen Klopp! Amatissimo dai tifosi, è lui la vera star del Borussia.

Un'occhiata a... Mats Hummels, protagonista del trionfo tedesco agli Europei Under 21, può giocare al centro della difesa o anche come mediano di rottura.

5. SCHALKE 04

Punti di forza: L'arrivo di Felix Magath è una garanzia. Si tratta di uno dei tecnici migliori in Germania e a Gelsenkirchen pensano che se è riuscito a vincere il Meisterschale a Wolfsburg

Punti deboli: Non ci sono soldi in cassa, di conseguenza il mercato non è stato certo eccezionale.

Star: Jermaine Jones è fantastico nel ribaltare l'azione difensiva in offensiva. Un combattente della linea mediana e un ispiratore in contropiede.

Un'occhiata a... Lewis Holtby, 18enne esterno di centrocampo arrivato allo Schalke dopo due grandissime stagioni in seconda divisione, con la maglia dell'Alemannia Aachen.

6. HOFFENHEIM

Punti di forza: Un grande tecnico come Ralf Rangnick, che propone sempre un approccio offensivo e sa adattarsi benissimo ad ogni avversario. La difesa, poi, è stata sistemata con l'ingaggio di Simunic.

Punti deboli: A volte la disciplina tattica può essere persa di vista, soprattutto da giocatori che avrebbero voluto trasferirsi altrove, come Ibisevic e soprattutto Demba Ba.

Star: Vedad Ibisevic, per lui 18 gol nelle prime 17 partite della scorsa Bundesliga. Quest'anno, senza infortuni sfortunati, dove potrà arrivare?

Un'occhiata a... Franco Zuculini, 18enne mediano argentino sbocciato nel Racing Avellaneda; tutti lo volevano e alla fine l'Hoffenheim ha vinto la sfida di mercato.

7. BAYER LEVERKUSEN

Punti di forza: Una rosa giovane e determinata che gioca un calcio bello a vedersi.

Punti deboli: Si è sempre dimostrata una squadra debole psicologicamente, perdendo i match cruciali di fine stagione. Nei primi mesi, poi, mancherà per infortunio il cannoniere Helmes.

Star: Sami Hyypiä, il centrale finlandese che ha deciso di chiudere la sua carriera a Leverkusen dopo i tanti anni passati a Liverpool. Sarà lui a portare l'esperienza necessaria per il salto di qualità delle Aspirine?

Un'occhiata a... Eren Derdiyok, 21enne attaccante elvetico che può vantare il record del più giovane giocatore in campo a Euro 2008.

8. STOCCARDA

Punti di forza: Giocatori chiave come Khedira e Tasci sono piuttosto giovani, ma c'è anche Lehmann che riempie il vuoto in fatto di esperienza.

Punti deboli: La squadra rimarrà spesso senza l'allenatore Markus Babbel nella prima parte della stagione, visto che l'ex terzino tedesco deve fare l'esame per il patentino di allenatore.

Star: Alexander Hleb è tornato in prestito a Stoccarda dopo un anno deludente al Barcellona. Tra il 2000 e il 2005 fu un ottimo protagonista della Bundesliga.

Un'occhiata a... Serdar Tasci, già nel giro della nazionale maggiore e destinato a diventare uno dei migliori centrali difensivi in circolazione.

9. WERDER BREMA

Punti di forza: La volontà di riscatto dopo una stagione deludente potrebbe regalare una marcia in più a giocatori di grande carisma come Torsten Frings e Per Mertesacker.

Punti deboli: Il problema è il solito, cioè la difesa. Il Werder è squadra che segna molto e incassa altrettanto: difficile arrivare in alto senza solidità.

Star: All'ombra di Diego è cresciuto Mesut Özil, che ha già dimostrato il suo grande valore. Il trequartista di origine turca è stato il miglior giocatore all'ultimo Europeo Under 21.

Un'occhiata a... Marko Marin, 20enne ala sinistra arrivata dal Borussia Moenchengladbach per 8 milioni e destinata a un futuro brillante grazie alle sue grandi doti tecniche.

10. COLONIA

Punti di forza: Geromel e Mohamad sono centrali difensivi affidabili. Anche il centrocampo con la coppia portoghese Maniche-Petit rappresenta una sicurezza.

Punti deboli: Non ci sono buoni esterni difensivi. E il portiere Mondragon ha 38 anni.

Star: Ce n'è solo una nel Colonia: Lukas Podolski. I fans hanno contribuito a pagare i 10 milioni del trasferimento del calciatore. Lui ha giocato nel Bayern Monaco ma il suo sogno era giocare per la sua squadra, il Colonia, in cui è cresciuto calcisticamente.

Un'occhiata a... Christoph Scorch, proveniente dalle riserve del Real Madrid. Lui potrebbe ricoprire un ruolo importante nella squadra nel giro di qualche tempo.

11. HERTHA BERLINO

Punti di forza: Non ci sono star, né giocatori troppo preziosi, la squadra è omogenea.

Punti deboli: Ci sono problemi nel costruire il gioco così come nell'affrontare il gioco offensivo avversario, potrebbero avere problemi contro squadre della parte più bassa della classifica.

Star: Arne Friedrich, capitano della squadra, organizza la difesa (ma attualmente non ci sono star reali nella squadra)

Un'occhiata a... Gojko Kacar, centrocampista difensivo, è la stella nascente dell'Hertha Berlino, è stato infortunato per molto tempo durante la scorsa stagione, buon giocatore difensivo ma con anche qualità d'attaccante (soprattutto di testa)

12. BORUSSIA M'GLADBACH

Punti di forza: Il portiere Logan Bailly ha salvato la squadra dalla retrocessione la scorsa stagione, è come un'assicurazione sulla vita del M'Gladbach. Con Bobadilla e Arango l'attacco è più forte rispetto allo scorso anno.

Punti deboli: Marko Marin se n'è andato, così potrebbe esserci meno creatività a centrocampo. I difensori hanno spesso commesso molti errori, il tecnico Michael Frontzeck è conosciuto per non essere mai riuscito ad evitare la retrocessione alle sue squadre (Aachen nel 2007 e Bielefeld nel 2009, che sono le sole squadre che ha allenato).

Star: Juan Arango, capitano della nazionale venezuelana ed ex Maiorca, centrocampista con un tiro potente che può fare gol da 30 metri.

Un'occhiata a... Torben Marx, ha giocato nell'Hertha e nel Bielefeld ma non si è messo in gran luce, nel Gladbach ha fatto un gran passo in avanti e Fronteck conta su di lui.

13. NORIMBERGA

Punti di forza: La difesa con il portiere Raphael Schafer e i centrali difensivi erano i migliori in seconda divisione.

Punti deboli: Non ci sono uomini gol in attacco. Il miglior cannoniere della scorsa stagione è stato il centrocampista Marek Mintal.

Star: Molti successi del Norimberga dipendono da Marek Mintal, lui è stato il top scorer della Bundesliga nel 2005.

Un'occhiata a... Havard Nordtveit in prestito dall'Arsenal. Il difensore 19enne è un grande talento norvegese.

14. FRIBURGO

Punti di forza: L'anno scorso la difesa è stata impeccabile, ma si trattava sempre di seconda divisione. Sono molti i giocatori che possono andare in rete, valore aggiunto non male.

Punti deboli: Mancanza d'esperienza, squadra giovane che potrebbe sbagliare parecchio.

Star: Cedric Makiadi, centrocampista acquistato dal Wolfsburg (l'anno scorso era in prestito al Duisburg). Ha grandi doti tecniche e sotto porta sa far male.

Un'occhiata a... Il centrocampista Julian Schuster ha già giocato nello Stoccarda (ma solo due partite in Bundesliga) prima di arrivare a Friburgo. È stato fra gli imprescindibili nella squadra della promozione. Fenomenale su punizione.

15. MAGONZA

Punti di forza: Non ha niente da perdere

Punti deboli: La pressoché totale dipendenza dall'attaccante Aristide Bance e dai suoi gol, oltre a una difesa non impeccabile e al cambio d'allenatore dell'ultima ora.

Star: Andreas Ivanschitz, il capitano della nazionale austriaca, acquistato dal Panathinaikos. Un vero leader, capace di impostare il gioco come pochi.

Un'occhiata a... Eugen Polanski, molto talentuoso. Il ct Loew lo aveva nel mirino, prima che lasciasse la Germania per andare a giocare al Getafe in Spagna. Ora è infortunato.

16. HANNOVER

Punti di forza: Il portiere, Robert Enke.

Punti deboli: Sembra essere poco squadra, come ha dimostrato l'eliminazione in Coppa di Germania. Potrebbero esserci conseguenze psicologiche importanti.

Star: Il già citato Robert Enke (nazionale tedesco) ha rifiutato di passare ad altri club, tra cui il Bayern Monaco. Anche se in futuro l'Hannover potrebbe stargli davvero stretto.

Un'occhiata a... Jan Rosenthal, giovane centrocampista che ha giocato due volte nell'Under 19 tedesca e si è messo in mostra l'anno scorso per un episodio curioso. Parò un rigore contro il Wolfsburg dopo che il portiere Fromlowitz era stato espulso e i cambi erano finiti.

17. BOCHUM

Punti di forza: Ha nel DNA la qualità di vincere le sfide nella lotta per non retrocedere. E poco altro.

Punti deboli: La qualità media della squadra è bassa, manca un vero goleador così come un portiere affidabile. Pessima gestione dei calci piazzati, sia in fase offensiva che difensiva.

Star: Shinji Ono è il nome di spicco, ma il nazionale giapponese ha giocato solo 4 partite nella stagione passata. Non sarà titolare, almeno all'inizio. Quindi meglio pensare a Christoph Dabrowski, centrocampista che l'anno scorso ha segnato anche 6 gol.

Un'occhiata a... Zlatko Dedic, l'attaccante arrivato dal Frosinone dopo le esperienze con Empoli e Parma ha giocato già 16 partite con la nazionale slovena. Potrebbe divenire lui la punta di riferimento della squadra.

18. EINTRACHT FRANCOFORTE

Punti di forza: Nessuno

Punti deboli: Dopo una pessima serie di amichevoli estive nella quale la squadra ha incassato valanghe di gol, il tecnico Michael Schibbe ha dichiarato: "La squadra non è all'altezza della Bundesliga". Come non credergli. Manca qualità, non solo in panchina ma anche nell'undici titolare. E la difesa è un colabrodo, con 60 gol subiti l'anno scorso.

Star: Ioannis Amanatidis, nazionale greco (31 presenze con gli ellenici) era il capitano. Ora, però, la fascia passa a Spycher, cosa che lo ha infastitidito non poco. E lo ha portato a mettere le mani addosso a Habib Bellaid in allenamento.

Un'occhiata a... Pirmin Schwegler è arrivato dal Bayer Leverkusen e ha segnato un gol in coppa nella sconfitta contro il Trier. Si tratta di un giovane e dinamico centrocampista svizzero, che potrebbe diventare la chiave del gioco offensivo.

Il numero uno partenopeo ha avuto da ridire contro il suo tecnico Roberto Donadoni (che qualche minuto prima aveva richiesto un ultimo sforzo, un centrocampista esterno di qualità, al suo patron), accusato di non utilizzare i giocatori nel giusto ruolo; contro il direttore generale Pierpaolo Marino, che non sarebbe capace di vendere i giocatori in esubero; e contro, soprattutto, la Fiorentina, rea di avere contattato Gargano passando alle spalle del club campano.

ALLENATORE E DIRETTORE SONO AVVISATI - Il numero uno partenopeo non lesina frecciate ai suoi collaboratori: "Donadoni chiede nuovi acquisti? Questo Napoli può e deve andare benissimo così, senza ulteriori acquisti. - ha tuonato De Laurentiis ai micronofoni dei cronisti nell'immediato dopo partita -. Ora bisogna anche cedere perché sennò facciamo due campionati con tutti questi giocatori. Ora Donadoni deve fare tesoro di quello che ha e sfruttare giocatori che per ora sono rimasti un po' in disparte, parlo di gente come Rullo o Datolo che secondo me sono molto sottovalutati e se non si impiegano mai non sapremo mai quello che possono dare".

CE L'HO CON...I VIOLA - Poi il numero 1 azzurro se l'è presa con la Fiorentina. "Molte squadre si sono avvicinate a Gargano scorrettamente. A me non verrebbe mai in mente di avvicinarmi ad un giocatore altrui senza informare prima la società. Se toccasse a me acquistare un giocatore della Fiorentina chiamerei Andrea o Diego Della Valle e chiederei prima a loro. Invece il modo in cui ci si è avvicinati a Gargano, promettendogli uno stipendo più elevato, destabilizza un sistema in maniera cafona e inadeguata".

Questa sera c'è il Gent da affrontare, ma più che sulla squadra belga, i pensieri dello spogliatoio romanista sono indirizzati verso la cessione di Alberto Aquilani, che ha lasciato la Lupa dopo 10 anni tra giovanili e prima squadra. C'è un velo di tristezza che permea gli spiriti dei calciatori giallorossi, a partire da Francesco Totti, bandiera romana di Roma così come Daniele De Rossi e l'ormai ex Aquilani.

"Mi dispiace per Alberto - ha spiegato il capitano - che oltre ad essere un amico è anche un grande calciatore. E poi è romano. Ci mancherà".

Sulla stessa linea d'onda anche Marco Motta, che con Aquilani ha condiviso un'esperienza anche con la maglia della Nazionale minore.

"Con Alberto ho giocato in Under 21 - il commento del difensore della Roma - ed è un grande calciatore. Ma credo che ognuno di noi sappia fare le proprie scelte: se ci lascerà, andrà a giocare nel Liverpool. Mi dispiacerà perdere un amico e un grande giocatore. Gli faccio un grande in bocca al lupo".

Più abbottonato, come vuole il codice non scritto, Luciano Spalletti, che ha cercato di glissare sulla partenza del suo centrocampista, insistendo sulla profondità della rosa a disposizione e sull'eventualità di acquisti prima dell'inizio del campionato.

"Dobbiamo accettare un paio di cessioni - ha commentato il tecnico della Roma - andremo a ricreare quel gruppo di giocatori che ci vuole per fare un campionato di livello. Quello che fa la differenza deve essere il modo di lavorare, la ricerca di una strada di assieme. Di giocatori ne abbiamo tanti, ma tenteremo di sostituire i partenti".

Esaltato, invece, il commento di Rafa Benitez, che si prepara ad accogliere nel migliore di modi il "rimpiazzo" per Xabi Alonso, ceduto al Real Madrid per una trentina di milioni di euro. "Aquilani dovrebbe eccitare i tifosi - ha spiegato l'allenatore del Liverpool - è il giocatore di qualità che stavamo cercando. Può giocare un po' più alto rispetto a Mascherano, forse tra lui e Gerrard. E' un uomo da ultimo passaggio e sa lavorare per la squadra. Se si ambienta bene in Inghilterra può dare un ottimo contributo".

Silvio Berlusconi aveva tracciato l'identikit nel primo pomeriggio. E qualche ora dopo sembra essere arrivata la risposta giusta. L'attaccante del Milan sarà Klaas-Jan Huntelaar. Il Real Madrid avrebbe infatti accettato la proposta dei rossoneri di 15 milioni di euro per il centravanti olandese. Huntelaar è atteso in Italia per la giornata di giovedì, quando dovrebbe firmare un quadriennale per il club di via Turati. Non c'è ancora l'ufficialità, ma sembra mancare davvero pochissimo.

L'ANTICIPAZIONE DI BERLUSCONI - A sbloccare la trattativa è stato l'intervento del patron rossonero, arrivato nel pomeriggio di mercoledì a Milanello. "Arriverà un attaccante - aveva dichiarato in conferenza stampa -. La società ha dato mandato a Galliani, mettendo a disposizione i fondi, per acquisire un goleador importante sul mercato. I nomi li conoscete. E noi siamo operativi fin da questo momento". Detto e fatto. Nel giro di poche ore si sarebbe trovato l'accordo con Florentino Perez, desideroso di dare un impulso decisivo alla "Operacion salida", la campagna cessioni "merengue".

UNO SCONTO NON MALE PER IL MILAN - I rapporti d'amicizia tra il presidente del Real e la dirigenza rossonera hanno facilitato il tutto, così come l'esigenza di sfoltire la rosa madridista. Huntelaar è arrivato in Spagna dall'Ajax nel gennaio scorso per 20 milioni di euro (più 7 a seconda degli obiettivi raggiunti). L'olandese non ha affatto giocato male, segnando 8 gol con i Blancos. Ma il cambio al timone del Real Madrid lo ha portato sul mercato. Solo qualche giorno fa aveva rifiutato la proposta dello Stoccarda, ora sarebbe ben lieto di vestire la maglia rossonera.

MANCA SOLO L'UFFICIALITA' - Il Real Madrid ha per ora smentito che la trattativa sia già andata in porto. Ma ha lasciato intendere che il dialogo con il Milan sia incanalato sui binari giusti. E per tutti gli operatori di mercato manca soltanto l'ufficialità. Una volta emesso il comunicato stampa da una delle due società, l'avremo, e una volta firmato il quadriennale da 3,5 milioni di euro Huntelaar sarà a tutti gli effetti un giocatore del Milan. Lui. E non Dzeko, Adebayor, Trezeguet o Luis Fabiano...

Florentino Perez ha messo a segno quello che potrebbe essere l"ultimo colpo per il Real Madrid. Mercoledì sera è infatti stato acquistato dal Liverpool il regista spagnolo Xabi Alonso. L"estenuante trattativa si è conclusa sulla base di 30 milioni di euro, mentre il calciatore ha firmato un contratto quadriennale con i Galacticos che aggiungono dunque un altro tassello importante nello scacchiere di Pellegrini. Il regista ha passato i test medici di rito ed è già stato presentato ufficialmente alla tifoseria Merengue.

"Il Real Madrid era interessato a me già cinque anni fa - dice un emozionato Xabi Alonso durante la sua presentazione - ma la trattativa non è andata in porto e così io sono andato al Liverpool. Con cinque anni di ritardo, così, posso diventare parte di questa squadra, dopo aver vissuto un periodo fantastico a Liverpool. Vorrei ringraziare tutti. Sono molto felice, direi addirittura orgoglioso di ciò che ho fatto in Inghilterra. Ma adesso per me inizia una nuova era e ho tanta voglia di guardare avanti. Sento una grande responsabilità, ma con il progetto che c"è possiamo fare grandi cose.

L'arrivo di Xabi Alonso, accolto da un grande applauso dei suoi nuovi compagni di squadra all'arrivo al campo per il suo primo allenamento, pare completare lo scacchiere del Real Madrid. Stando a quanto ha dichiarato Jorge Valdano, d'ora in avanti si cercherà soprattutto di piazzare i giocatori in eccedenza. Che Klaas-Jan Huntelaar al Milan sia il primo passo di un esodo (olandese) di massa?

L'Italia perde contro la Francia 80-77 dopo un tempo supplementare nel primo impegno del Qualifying Round che porta all'Europeo in Polonia. Dopo un match giocato con tutto il cuore e la grinta possibile, gli azzurri di Recalcati si arrendono ai francesi e alla sfortuna, che priva la squadra di uno strepitoso Mancinelli sul finire del terzo quarto. Non basta il calorosissimo pubblico di Cagliari, in Francia servirà l'impresa per ribaltare la differenza canestri, passando prima dalla Finlandia.

"Sapevamo del loro potenziale atletico - commenta il ct Recalcati - e sapevamo che dovevamo sbagliare poco. Il tiro da 3 per noi è un opportunità importante e non possiamo permetterci il 3/22. Ad inizio partita hanno punito la nostra difesa a zona. Poi siamo cresciuti e nel supplementare avevamo la partita in mano. Eravamo in vantaggio. Avremmo dovuto essere più oculati: gli abbiamo concesso tiri facili perché siamo usciti male dai blocchi. Sarebbe stato sufficiente giocare bene in difesa. Bargnani può dare di più e la squadra può dare di più. Abbiamo bisogno che lui cresca per farlo rendere di più. Peccato per Mancinelli, era l'unico giocatore che loro non sono riusciti a contenere".

La Francia scende in Italia con un roster più che rimaneggiato. Non c'é Tony Parker, richiamato dagli Spurs negli Usa. Non c'é Michael Pietrus, infortunato ad una mano. Non ci sono Noah, anch'egli in America, Gomis e Diarra. Ci sono invece il play di lungo corso Jeanneau e le nuove leve Jackson e Diot, le migliori guardie dell'ultimo Campionato Europeo Under 20 nonché medaglie d'argento.

Con Aradori e Garri a casa, Crosariol indisponibile e Hackett fuori per scelta tecnica, Recalcati può disporre dei suoi uomini Nba, Bargnani e Belinelli, e su un gruppo che lavora ininterrottamente da un mese esatto. Ma non basta per avere la meglio sulla Francia.

Ora che il trasferimento di Alberto Aquilani al Liverpool si è concretizzato, ecco scoppiare la rabbia dei tifosi giallorossi che si sentono traditi da una società che si è voluta privare di uno dei suoi simboli.

Tra Aquilani e la Curva Sud non vi è mai stato un particolare feeling (un po' per i suoi continui infortuni, un po' per quel suo carattere a volte troppo introverso e un po', forse, per la sua incapacità di dimostrare amore verso la maglia come fanno invece Totti e De Rossi): questo però non impedisce affatto che la città sia in fermento per la sua cessione al Liverpool.

Sono tantissime le critiche piovute sulla gestione della squadra di Rosella Sensi, accusata di aver tolto al club uno dei simboli della sua "romanità". Aquilani, senza troppi giri di parole, non vale Totti e De Rossi (quanto a qualità, nonostante il futuro Reds a causa degli infortuni abbia potuto esprimersi davvero poco, e attaccamento alla maglia), ma era comunque un "romano de Roma".

Romanista da sempre e alla Roma dal 1999, Aquilani da allora ha vestito solo e soltanto la maglia giallorossa a parte una piccola parentesi alla Triestina (dove era andato a "farsi le ossa") nella stagione 2003-2004.

Anche Luciano Spalletti ha parlato della sua cessione. L'allenatore della Roma accetta la decisione della società, ma il suo volto non mente: non può essere soddisfatto di aver perso uno dei giocatori che lui stesso riteneva "migliori". "Dobbiamo accettare un paio di cessioni - ha detto Spalletti - andremo a ricreare quel gruppo di giocatori che ci vuole per fare un campionato di livello. Quello che fa la differenza deve essere il modo di lavorare, la ricerca di una strada di assieme. Di giocatori ne abbiamo tanti, ma tenteremo di sostituire i partenti".

Vittoria di prestigio e ottenuta al termine di un match giocato con grande autorità da parte del Manchester United di Sir Alex Ferguson.

All'Old Trafford, i Red Devils si impongono 2-0 contro gli spagnoli del Valencia grazie alle reti di Rooney, splendido cross del nuovo acquisto Valencia e perfetto colpo di testa dell'attaccante inglese, e del giovane Cleverley, che sfrutta l'ottimo lavoro dell'italiano Macheda.

Il Manchester City fatica, e perde 3-2 contro i Rangers di Glasgow l'amichevole di prestigio contro gli scozzesi. Al vantaggio dei padroni di casa realizzato da Novo, rispondono Ireland e Petrov per il provvisorio 2-1 ospite. Il City, dove partono titolari i nuovi acquisti Adebayor e Tourè, si siede nel finale di partita con i Rangers che approfittano per pareggiare con Miller al 55' prima, e per chiudere la partita grazie al gol di Weir al 90'.

Tutto facile, infine, per il Liverpool di Rafa Benitez, che ora aspetta l'italiano Alberto Aquilani, strappato alla Roma per oltre 20 milioni di euro. I Reds superano con un secco 2-0 i norvegesi del Lyn di Oslo. Le reti che decidono il match portano le firme di Voronin al 45' e di N'Gog un quarto d'ora più tardi.

Oltre diecimila persone hanno gremito la curva nord e parte della gradinata del Barberaper assistere ai primi tocchi palermitani di Javier Pastore e alle parate di Rubinho, due dei nuovi acquisti del patron Maurizio Zamparini. Curiosità ed entusiasmo, applausi per i vecchi e per i nuovi, su tutti il tecnico Walter Zenga.

Tecnico sul quale non sembra pesare più di tanto un passato da grande rivale. Il Catania dista già anni luce e l'allenatore non smette di predicare ottimismo e puntare in alto, altissimo. Palermo dimentica il derby e si aggrappa alle promesse di Zenga, promesse di un campionato giocato ad altissimi livelli e al feeling, vero e proprio colpo di fulmine, con il presidente Zamparini. Roba mai vista.

Walter Zenga che ha risposto all'affetto dei tifosi dimenticando anche sentimenti e signorilità danzando, anzi saltando, con i nuovi tifosi al grido di "chi non salta è catanese". Palermo non pretendeva certo di più dal suo nuovo allenatore. La paventata contestazione ha lasciato quindi il passo all'entusiasmo rosanero. Tanti gli striscioni esposti dai tifosi, su tutti uno raffigurante quello scudetto che lo stesso tecnico, Zenga, aveva dichiarato di voler conquistare durante la sua presentazione ufficiale.

Grandi applausi e cori anche per il capitano, Fabio Liverani, che nonostante l'infortunio che non gli consentirà di giocare con i compagni almeno fino a novembre, è sceso in campo per salutare il pubblico.