Canada Masters - "Vado a Montreal, speriamo bene..."

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CAT_IMG Posted on 4/8/2009, 23:07

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Toni Nadal, zio e allenatore di Rafa, era stato chiaro: "Nadal giocherà a Montreal". Adesso è arrivata la conferma dello stesso tennista a dissipare ogni dubbio circa una sua possibile rinuncia al Masters 1000 del Canada, al via il prossimo 8 agosto.

Nella sua residenza di Porto Cristo, nelle Isole Baleari, il campione di Manacor ha concesso una intervista a Marca, nella quale ha annunciato il suo ritorno in campo dopo la tendinite alle ginocchia (non gioca dallo scorso 31 maggio, quando venne sconfitto negli ottavi del Roland Garros da Robin Soderling) ma non solo: Nadal ha parlato anche del suo rivale di sempre, Roger Federer

"Non so se sono al 100% della forma ha subito tenuto a precisare il numero due del mondo - non potrò saperlo con certezza fino a quando non scenderò in campo per il torneo, però in allenamento le cose sono andate bene, speriamo bene".

Il maiorchino è stato in dubbio fino se prendere o meno il volo per Montreal: "Ho deciso solo oggi. Volevo essere sicuro di non arrivare lì e dopo un giorno sentire già male alle ginocchia. Sono quattro giorni che mi alleno sentendo poco dolore, non ho problemi quando corro, quindi ho pensato fosse arrivato il momento giusto per tentare".

A Montreal, Nadal difenderà il titolo conquistato lo scorso anno quando in finale sconfisse il tedesco Nicolas Kiefer: date le sue condizioni di forma, non sarà facile vederlo recitare sino in fondo un ruolo da protagonista. L'obiettivo principale rimangono comunque gli US Open ma anche sopra l'ultimo Major del 2009 Rafa deve apporre un grosso punto di domanda. "Che possibilità ho di fare bene a Flushing Meadows? Dipende da molte cose, da come vanno i due tornei di preparazione (oltre a Montreal, Cincinnati, ndr), da come risponderanno le ginocchia e in quali condizioni psicologiche arriverò agli US Open: se a Montreal e Cincinnati avrò sensazioni negative, sarà molto difficile. In questi tornei posso arrivare in semifinale o nei quarti e non sentirmi in condizione, oppure perdere al secondo o terzo turno, e sentirmi però pronto".

Montreal, Cincinnati e US Open: Rafa non fa il suo ritorno sulla tanto amata terra rossa, ma sul cemento: un ulteriore svantaggio per lo spagnolo? "Quando gioco bene, il mio livello è simile su tutte le superfici, ma se mi esprimo su livelli normali, è più facile che vinca sulla terra rispetto al veloce".

Dopo aver perso lo scettro di numero 1 mondiale, Nadal potrebbe essere costretto a cedere anche la seconda posizione del ranking, "ma gli obiettivi assicura il 23enne mancino rimangono gli stessi. Questa è una possibilità concreata, primo perché devo difendere più punti rispetto a Murray e secondo perché arriverò agli US Open meno preparato di lui. E' normale, so che può accadere, io continuo ad allenarmi e a migliorare ogni giorno".

Torna Nadal , e si rinnova il duello più appassionante degli ultimi anni, quello con l'amico-rivale Roger Federer

"A me Federer è sempre stato simpatico. Oltre che vincere, sappiamo anche perdere, e questo è l'aspetto più importante. Forse lui è un po' più serio mentre io sono più estroverso, però è un signore. E' tornato numero 1 del mondo non grazie al mio infortunio, ma perché se lo merita".

Nadal rilancia la sfida con Fed-Express, gettando un ultimo sguardo al passato : "Non ho mai temuto per la mia carriera, questo infortunio non è pericoloso come quello al piede del 2005, richiede solo un po' di tempo. Non ho mai temuto per la mia carriera, ma sul fatto di poter tornare ai livelli di prima. Però, al giorno d'oggi, ho vinto tutto quello che c'era da vincere, e quindi sono più tranquillo. Accada quel che accada, ho già fatto abbastanza ".

 
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