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| Le Olimpiadi dello scorso agosto hanno migliorato la Cina, sotto molteplici punti di vista: questa la teoria di Jacques Rogge, il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), che, all'interno di una intervista rilasciata al quotidiano sportivo spagnolo "Marca", ha spiegato come "ci si siano stati grandi cambiamenti dopo i Giochi".
Secondo Rogge, le Olimpiadi hanno permesso la dischiusura del Paese, verso gli stranieri e, in particolare, verso "i giornalisti stranieri, che ora hanno una libertà molto maggiore per informare".
I Giochi hanno portato grandi miglioramenti anche dal punto di vista ambientale e sportivo, dal momento che diverse università ora utilizzano le strutture appositamente costruite per i Giochi del 2008. "In Cina - ha spiegato Rogge - le università non sono come le nostre, dove ci sono trentamila studenti. Lì ognuna ne conta almeno 150.000, e ciò significa che gli impianti sportivi vengono utilizzati tutti i giorni".
Interrogato sui diritti umani in Cina, Rogge ha poi però precisato che "la finalità dei Giochi sono gli atleti, non cambiare un paese" e che "se si usasse l'elenco di Amnesty International, forse solo una o due nazioni potrebbero organizzare le Olimpiadi".
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