| IL RITORNELLO - "Servono due rinforzi", "La rosa così com'è non è sufficiente, il Milan ha bisogno di due nuovi acquisti", "La squadra mi è piaciuta, ma servono due giocatori". Incessante, incalzante il ritornello che da settimane condisce i discorsi di mister Leonardo.
CRISI - Le amichevoli estive hanno messo in luce i limiti evidenti di una squadra intenzionata a rinascere, a ricostruire un ciclo vincente, a parole, ma debole e decisamente poco competitiva nei fatti. Ingiusto condannare Leonardo, che, con la poca esperienza da allenatore e, soprattutto, con le limitate risorse a disposizione, sta tentando di ravvivare uno spogliatoio in letargo da un paio di stagioni a questa parte. Lecito, al contrario, esprimere qualche perplessità rispetto alla gestione societaria. Passino i discorsi sulla crisi economica, che però sembra toccare solo il Milan alla luce del dinamismo sul mercato delle altre big. Passi - anche se la ferita brucia ancora - la decisione di cedere il simbolo della squadra, Ricardo Kakà, per rifondare la squadra. Ma la pazienza non è un pozzo senza fondo.
DUE ACQUISTI - Il tifoso rossonero si sente preso in giro. Di rifondazione neanche l'ombra. Gli introiti dell'operazione Kakà sono serviti esclusivamente a ripianare il bilancio, e il rinnovo contrattuale di Favalli sembrerebbe essere l'unica operazione degna di nota in questa sessione di mercato. Leonardo inizia a rendersi conto che con una rosa di questa portata non potrà fare grandi cose e, conscio della gravità della situazione, non fa che ribadire la necessità di rafforzamento della squadra. Due acquisti, uno in difesa e uno in attacco. Leo non chiede altro.
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