| Dopo il pesante 4-1 con il Bayern, i rossoneri vorrebbero probabilmente essere da tutt'altra parte, e invece non si muoveranno da Monaco di Baviera, dove alle 18.30 di oggi si chiuderà l'Audi Cup di Ronaldinho e compagni con la finalina terzo-quarto posto.
Avversari saranno gli argentini del Boca Juniors, che hanno perso mercoledì 2-1 con il Manchester United. Una partita sicuramente suggestiva quella tra i rossoneri e gli argentini, con tanto di "antiche sensazioni". La memoria ritorna alle finali giapponesi di Coppa Intercontinentale prima e Mondiale per Club poi, quando Milan e Boca si giocavano "il tetto del mondo". Sembra passata una vita, in realtà parliamo solo di una manciata di mesi fa.
Tutt'altra storia quella recente. Il Boca viene da una stagione disastrosa, nella quale di fatto non è mai entrato veramente in lotta per il titolo argentino. Non se la passa di certo meglio il Milan, ancora a caccia della prima vittoria della gestione Leonardo. Restano i due "club più titolati al mondo", come piace dire all'ad rossonero Adriano Galliani, anche se la sensazione è che questa sia diventata ormai l'affermazione di chi al momento non ha altri argomenti da mettere sul tavolo.
La situazione rossonera comincia a preoccupare davvero. "Con il Bayern ho dovuto fare dei cambi obbligati - ha detto Leonardo dopo la debacle dell'Allianz Arena - veniamo da una tournée massacrante e i tedeschi sono più avanti di noi". Tutto vero, ci mancherebbe. Quello che preoccupa però non è tanto il risultato, sempre relativo a questo punto della stagione, ma il modo in cui è arrivato. Tutto troppo facile per il Bayern. Nesta e Thiago Silva non hanno dato mai la sensazione di poter tenere Muller e Gomez. I terzini non hanno spinto, zero pressing a centrocampo, poco movimento davanti.
Il Bayern ha dato la sensazione di poter gestire a piacimento il gioco, alzando e abbassando i ritmi come fosse una partita di allenamento contro una squadretta di periferia. In effetti una partita di allenamento lo era, ma di fronte ai tedeschi c'era il Milan, che di certo non può permettersi di rimediare certe figuracce in giro per l'Europa, al di là dell'importanza dell'evento. La sconfitta ci può stare, il modo in cui è arrivata no.
Il Diavolo è stanco, e il fitto calendario del suo pre-campionato non gli permette di ri-ordinare le idee. Dopo i Galaxy, il Club de America, il Chelsea, l'Inter e il Bayern (tutto in 10 giorni), oggi c'è il Boca, "l'altro club più titolato al mondo"...frase che mese dopo mese nasconde sempre più problemi.
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