| Qual'é 'il Maradona' per l'allenatore dell'Argentina, Diego Armando Maradona?: "Messi, non c'é un altro più importante di lui".
IL BRASILE TI ASPETTA - L'attesa sfida tra l'Argentina e la selezione verdeoro per le eliminatorie del mondiale in Sudafrica si giocherà il 15 settembre a Rosario. Maradona punta tutto su Messi che sarà la chiave dell'attacco, insieme a uno degli altri due 'piccoletti', Carlitos Tevez oppure il 'Kun' Aguero.
PRIMA LA CAMPAGNA DI RUSSIA - Nella lunga intervista al quotidiano argentino Olé, Diego sottolinea che in questi giorni è concentrato soprattutto sulla partita chiave con la Seleçao, mentre non nasconde la propria antipatia nei confronti dell'amichevole che la sua squadra giocherà il 12 agosto a Mosca contro la nazionale russa. "Non mi piace dover giocare questa partita. Dobbiamo 'costruire' la nazionale in vista del Brasile, ma a metà percorso questo incontro non serve a niente".
QUANTO E' DIFFICILE ALLENARE - Diego Armando Maradona si è aperto come non mai in una chiacchiera di un paio d'ore con quattro giornalisti sportivi: "È stato più facile essere giocatore confessa Diego -, pensavo solamente a catturare la palla e a divertirmi. Ora devo comandare venti e passa giocatori, in alcuni casi mi pesa.
NOSTALGIA BATISTUTA - Il ct della Selecciòn albiceleste non ha inoltre nascosto quanto sarebbe importante "avere in campo 'un 9' come Gabriel Batistuta: con lui saremmo già classificati per il 'mundial''. No ci sarà più Batigol, ma le fatiche della panchina sono ben ripagate, soprattutto quando si ha la fortuna di allenare fenomeni di un altro pianeta come &lsquoLa Pulce' Lionel Messi.
NESSUNO COME MESSI - "È incantevole allenarsi con Messi, è un piacere, gli viene tutto facile. Tiene la palla incollata al piede come fosse parte del suo corpo. Mi sono allenato con un'infinità di giocatori: Van Basten, Careca, Houseman, ma nessuno è come lui. Messi è il mio Maradona. Non c'è un giocatore più importante di lui". Chiunque non vorrebbe sentirsi dire queste parole da 'El Diez'
NON SOLO MESSI - L'Argentina ha bisogno di un collettivo solido e vincente, ma anche di un timoniere d'eccezione: Diego ha posto la parola fine alle voci di mercato circolate nei giorni scorsi paventavano che lo davano in procinto di passare in Premier League, alla guida del Portsmouth: l'ex bandiera del Napoli ha però saputo resistere alle tentazioni dello sceicco Sulaiman. "Non abbandono la nave confessa Diego - Anzi, vi dirò di più: sarò alla guida della 'Seleccion' fino alla Coppa America del 2011. Ho firmato il contratto".
LA NAVE NON SI ABBANDONA - Il ct dell'Argentina ha raccontato l'aneddoto che lo ha convinto a uscire allo scoperto: "Stavo guardando la tv con la mia fidanzata, e un giornalista ha detto che 'Maradona avrebbe lasciato la nazionale'. Allora ho iniziato a dialogare con la televisione dicendole che non è affatto così: nelle mie vene scorre sangue bianco-celeste, mai abbandonerei la nave". Alle metafore di facile costruzione, ora Maradona è atteso al varco dalla partita più sentita in tutta la nazione, quella contro il Brasile.
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