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| "Siamo definitivamente d'accordo sul fatto che Franck Ribery resterà con noi", si leggeva il 16 luglio sul sito ufficiale del Bayern Monaco. Parole di Uli Hoeneß, che riferiva un colloquio con il tecnico Louis Van Gaal dopo gli episodi che hanno riguardato l'attaccante francese nelle ultime due settimane. Il club ha inoltre parlato di ciò con il giocatore stesso, specificando che "la posizione della società era molto chiara in ogni occasione".
Parole che lasciano pochi dubbi quelle del direttore generale dei bavaresi, ma in Spagna non si rassegnano. AS ha quindi raggiunto Hoeneß per un'intervista, in cui si leggono ulteriori chiarimenti.
"Un'offerta di 55 milioni? Posso giurare che non è così. Non abbiamo mai voluto ascoltare il Real Madrid perché, per noi, Ribery non si vende sin dall'inizio - ha spiegato Hoeneß - E tutto quello di cui si è parlato finora sono bugie. Ci siamo visti con i loro dirigenti in occasione della nostra partita di Champions League a Barcellona, quando ci dissero che erano interessati all'acquisto e noi rispondemmo che non avremmo venduto il giocatore. Poi basta".
Hoeneß è comunque visibilmente infastidito da tutti gli articoli e i servizi che i media riservano a questa trattativa (fantasma) e soprattutto si scaglia con chi non è diretttamente coinvolto in un eventuale negoziato: "Tutti parlano di questo trasferimento, soprattutto Zidane... "Bla, bla, bla"... e con lui Butragueño e tutti gli altri. Ci sembra una mancanza di rispetto. Gli unici autorizzati a parlarne sono Perez e Valdano e se vanno avanti così li denunceremo alla Fifa, perché Ribery ha un contratto con noi".
"Che sia molto chiaro - ha ribadito il dg del Bayern - li denunceremo alla Fifa se andranno avanti ancora. Perché non li abbiamo denunciati fino ad adesso? Perché vogliamo mantenere un buon rapporto con il Real e per il rispetto che abbiamo per il signor Florentino e per José Luis López Serrano, che era presente all'incontro in cui ci chiesero di comprare Ribery".
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