La Liga - Cristiano Ronaldo, ma è qui la festa?

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CAT_IMG Posted on 6/7/2009, 23:26

Leggenda

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Il primo fuori programma della serata arriva proprio in apertura, quando una delle speaker del Bernabeu intervista un giovanissimo tifoso: "Qual è il tuo giocatore preferito del nuovo Real?". E il ragazzino, candido, tra l'imbarazzo generale, risponde sicuro: "Kakà". Il ragazzino forse ha sbagliato festa, come Verdone in Compagni di Scuola, ma apparentemente è anche in minoranza, laggiù a Madrid: perché se per Kakà erano accorsi 40.000 tifosi, per Cristiano Ronaldo sono addirittura il doppio. Oltre 80.000, per un Bernabeu esaurito in ogni ordine di posti, con tantissimi tifosi costretti a rimanere fuori, e a consolarsi con i maxi-schermi installati all'esterno dello stadio.

Dopo l'exploit del ragazzino, la ferrea organizzazione prova a riprendere il copione accuratamente preparato, e in gran parte già testato proprio nella serata Kakà, rispettando l'esigenza del club di Perez di massimizzare fin dal primissimo minuto l'impatto mediatico di un investimento così importante.

La prima ovazione del Bernabeu è ovviamente per Florentino, deus ex machina di questo nuovo sogno galattico, che i tifosi dei Blancos sperano possa avere un finale ancora più glorioso di quello della prima era galattica. Il presidente prende posto tra Di Stefano, mito chiamato nuovamente a incarnare i gloriosi 100 anni di storia del Real, ed Eusebio, il più grande giocatore portoghese di tutti i tempi, almeno fino all'avvento di CR. Poi Florentino, dopo aver assistito alla clip di presentazione, si alza e dà il benvenuto ufficiale, "nella sua nuova casa", a Cristiano Ronaldo.

Sono le 21.15 quando il portoghese, composto ed emozionato, con tanto di maglietta diligentemente infilata nei calzoncini, sbuca dal sottopasso per calpestare, finalmente, il mitico terreno del Santiago. La sorpresa non è tanto nel numero, il 9 già annunicato, quanto nel nome: per la prima volta nella sua carriera, sulla maglia del Real cade infatti la C. puntata, e rimane il solo Ronaldo, alla faccia di quell'altro che pure gioca ancora, sia pure non in Europa, e a Madrid ha lasciato discreti ricordi. "Buonasera. Non ho preparato niente, parlerò a ruota libera", sono le sue prime parole... E forse era meglio se ti preparavi, vien da dire, visto che si prosegue con una sequela di classiche banalità a base di "giocare nel Real era il mio sogno fin da bambino" e di "sono sorpreso da questa accoglienza, non me l'aspettavo proprio".

In fondo, però, nessuno l'ha voluto a Madrid per le sue abilità dialettiche, quanto per quelle balistiche... il secondo fuori-programma arriva però proprio quando Ronaldo passa dal microfono al pallone, e al quinto palleggio già sbaglia. Poco importa, è comunque la sera del tripudio: si prosegue quindi con l'immancabile giro di campo, sulle note della Marcia di Radetzky, che sgfuma per lasciare spazio all'ugola di Pavorotti che squarcia la notte di Madrid col suo "Vincerò".

Infine giunge anche il momento del doppio tentativo di invasione, con un tifoso che arriva indisturbato ad abbracciare il suo nuovo idolo, mentre il secondo è meno fortunato e viene bloccato dalla security. Può bastare: un ultimo saluto alla folla in estasi, e tutti a casa. L'era di CR9 a Madrid è iniziata, ma se il buongiorno si vede dal mattino...

 
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