L'aeroplanino non volerà più

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CAT_IMG Posted on 2/7/2009, 19:26

Leggenda

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E' il momento di atterrare. Air Montella dopo aver visitato parecchi cieli, non sempre sereni, ha già deciso che cosa farà da grande: Farò il tecnico, ma comincerò dal settore giovanile dice oggi, nel giorno del suo addio al calcio giocato, Vincenzo, da sempre affezionato all'idea di essere tecnico dei più piccoli. L'offerta da parte della Roma c'è già e verrà formalizzata nelle prossime ore anche se al momento la società giallorossa tra precarietà, voci di cessione e parecchi interessi imprenditoriali e bancari a tirare per il tailleur Rossella Sensi, sembra avere altre urgenze.

Montella, 35 anni non dimostrati da un viso perennemente da scugnizzo, aveva preso la decisione di ritirarsi già da tempo. Ultimo dei reduci dello scudetto dell'era Sensi, lascia con 141 gol in Serie A e parecchi altri centri importanti con Genoa ed Empoli prima di arrivare a un massimo campionato che lo vedrà saltare la barricata': perché svestita la maglia rossoblu indossò quella blucerchiata. Uno sgarro che ai tifosi del Genoa deve andare giù ancora oggi.

Tante soddisfazioni con i suoi club, ma non in Nazionale: 20 presenze e 3 gol appena nonostante la partecipazione all'Europeo del 2000 (quello perso al golden goal dalla Francia) e al Mondiale di Corea e Giappone.

Esordio da professionista con l'Empoli nel 1990, poi una stagione al Genoa da grande protagonista in B, quindi il salto alla Samp: 22 gol in 28 partite il primo anno, altri 20 in 33 nel secondo al termine del quale però la Sampdoria di Enrico Mantovani finisce in Serie B. C'è chi sostiene che uno dei motivi di quella retrocessione sia stato proprio un brutto infortunio dell'aeroplanino, costretto a una lunga avaria e rispedito con i cerotti in campo in un finale di stagione disperato e sfortunato. I suoi gol non basteranno. La Samp retrocede e lui va alla Roma, sacrificato per ragioni di mercato e di bilancio. Con i giallorossi vince il suo unico titolo nazionale. Parte spesso dalla panchina, con Capello che gli preferisce Batistuta: ogni volta che entra in campo però segna, e alla fine il suo sarà un contributo importante nella conquista del titolo del 2001, pur con qualche polemica con Capello e diversi mugugni a ogni sostituzione.

Nel 2004/05 centra un ragguardevole bottino: 24 gol fra campionato e coppe, che gli fruttano un buon contratto fino al 2010. Ma da lì in poi la magia si interrompe: non basta un viaggio in prestito al Fulham, un primo ritorno a Genova con la Samp di Garrone e un secondo ritorno alla Roma. Il viaggio di Air Montella finisce qui, con un anno di anticipo: un viaggio da calciatore, perché da allenatore il suo nuovo tour comincia adesso. E di trucchetti da insegnare Vincenzo ne ha: comincerà a passarne qualcuno ai Giovanissimi della Roma.

 
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