Colombia, per il mercato si arriva alle minacce di morte

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CAT_IMG Posted on 30/6/2009, 15:21

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BOGOTA’ (Colombia), 30 giugno 2009 – “Me ne vado perché tengo alla mia vita e a quella dei miei familiari”. Così Ruben Israel, 51enne tecnico uruguaiano, si è congedato dal Santa Fe, squadra colombiana che sognava di riportare al titolo dopo 34 anni nel torneo di Clausura che inizia il prossimo 11 luglio. A convincerlo due telefonate di minacce, ricevute sul suo cellulare in meno di mezz’ora. E così la sua avventura è finita prima ancora di cominciare.

le telefonate — Israel aveva firmato per il team colombiano a maggio, reduce dai titoli paraguaiani 2007 e 2008 con il Libertad. Domenica, dopo due amichevoli (una vinta 5-0, l'altra pareggiata 1-1), le telefonate al suo cellulare. Alla prima il tecnico pensa ad uno scherzo, ma poi ne riceve una seconda: “Voglio che ti sia chiara una cosa – gli dice al telefono un uomo, che si identifica come un membro del tifo caldo della squadra -: io sono un assassino, e se Francisco Najera (difensore in scadenza di contratto, ndr) non farà parte della squadra ucciderò te e la tua famiglia”. Israel, che su Najera aveva deciso di puntare anche se le trattative per il rinnovo tra il difensore e il club non sono poi andate a buon fine, non ha dubbi: fa i bagagli e con la famiglia se ne torna a Montevideo. Ma prima di salire sull’aereo racconta l’accaduto alla stampa colombiana: “Queste telefonate mi hanno sorpreso due volte – ha spiegato il tecnico -: la prima per la minaccia in sé, che è orribile, la seconda perché se c’è qualcuno che ha combattuto per tenere Najera sono stato proprio io”. A convincere Israel a cambiare idea ha provato addirittura il vicepresidente della Colombia, Francisco Santos, ma il tecnico è stato irremovibile.

il presidente — “Non abbiamo capito il perché di queste telefonate – ha dichiarato Armando Farfan, presidente del Santa Fe -: Ruben stava lavorando con noi da appena un mese e non aveva ancora debuttato ufficialmente”. Poi una frase inquietante: “Nel calcio colombiano le minacce di morte sono all’ordine del giorno, ma di solito arrivano quando la squadra non ottiene risultati”.

santa fe addio — Oltre al tecnico Santa Fe ha perso anche Najera, a cui la dirigenza non ha rinnovato il contratto perché aveva chiesto un aumento troppo sostanzioso. “Dopo che il tecnico mi ha informato di quello che gli era successo ho deciso anch’io di andarmene – ha detto il giocatore. Mi sento usato, visto che l’allenatore mi ha sempre detto che mi voleva in squadra. Altra cosa è che non si sia riuscito a trovare un accordo con la dirigenza. Ora spero che si sappia la verità”.

 
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