| JOHANNESBURG, 27 giugno 2009 - Il Brasile si prepara alla finale di Confederations Cup con gli Usa all’insegna del sorriso e della trasparenza. Come al solito. Alle 15 parlerà Dunga, all’Ellis Stadium, poi alle 16.15 sarà tempo di allenamento, all’Orlando Stadium. Ma alle 12.30, al Sunnyside Park Hotel di Johannesburg, è già tempo di parole. Tante. Sembra il nome di un quiz, e invece è la procedura: 6 domande 6 x 6 giocatori. Ben tre "italiani", ovvero protagonisti del nostro campionato. Davanti ai microfoni sfilano Luis Fabiano, Gilberto Silva, Andrè Santos, ma soprattutto, per quanto ci riguarda, Julio Cesar, Maicon e Felipe Melo. Dirigono il "traffico" addetti stampa rigorosamente in tuta da ginnastica coi colori verdeoro.
MAICON — Arrivano un paio di domande in italiano, lui risponde in portoghese: "Io e Daniel Alves in campo insieme in finale dopo il suo gol al Sud Africa? Decide Dunga, io a sinistra però sono in difficoltà. La mia condizione? Finora sono soddisfatto delle mie prestazioni qui in Confederations Cup".
GILBERTO SILVA — "Se gli Usa saranno diversi rispetto a quelli battuti 3-0? Certo, sono molto più fiduciosi dopo la vittoria sulla Spagna. E poi non hanno niente da perdere. Li temiamo, ma continueremo a giocare come sappiamo per vincere la coppa".
JULIO CESAR — Parla mentre Maicon lo saluta, seminascosto tra i giornalisti. Se la ridono. Di tensione prefinale neanche l’ombra. "La nostra difesa non prende gol da tre partite, io meglio di Buffon e Casillas? Sono contento quando la difesa della Seleçao non prende gol. La mia sfida non è con Buffon e Casillas, ma tra le rispettive nazionali. Sono davvero contento di essere in finale. Voglio vincere tutto. Voglio lasciare un segno con il Brasile. Ho già vinto una coppa America, ora voglio vincere la Confederations Cup. Non parlo di Inter, solo di nazionale".
FELIPE MELO — Due frasi e una battuta. Parla di concentrazione alta, ma sdrammatizza ogni concetto "Abbiamo tanti giocatori offensivi. E allora io e Gilberto Silva serviamo per equilibrare la squadra".
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