Cambiasso, messaggio a Maradona

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CAT_IMG Posted on 27/6/2009, 12:01

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BUENOS AIRES (Argentina), 27 giugno 2009 – Nel rispetto del proprio ruolo in campo, al momento di pronunciarsi sul discorso nazionale Cambiasso non ha scelto né l’attacco né la difesa. Intervistato dall’emittente argentina TyC Sport, il “Cuchu” ha evitato ogni polemica contro l’attuale tecnico della seleccion, Diego Maradona, per l’ostracismo mostratogli fino ad ora. “Molte scelte dipendono anche dai gusti e dalle necessità”, ha pacatamente osservato, dicendosi tuttavia convinto che “l’esperienza con la nazionale non è ancora conclusa”. Per contro, ribadendo la contentezza per aver recentemente prolungato il proprio rapporto con l’Inter per altri 5 anni, ha ammesso che l’eliminazione agli ottavi di Champions è stata la vera delusione della passata stagione.

discorso aperto — Nonostante molti tifosi interisti (e non solo, a dir la verità) continuino a chiedersi come Maradona possa rinunciare al talento del centrocampista nerazzurro, l’attuale ct argentino non sembra intenzionato a prenderlo in considerazione nemmeno in futuro. Con Mascherano e Gago titolari indiscussi a centrocampo, l’ex Pibe de Oro non ha mai preso in considerazione il nome del “Cuchu”, nemmeno in situazioni d’emergenza, considerando Battaglia il primo rincalzo. Tuttavia, ai microfoni della trasmissione Lìbero, Cambiasso ha mostrato di non darsi per vinto. “Non considero conclusa la mia esperienza con la nazionale. Il calcio è un mondo molto dinamico, e molte scelte dipendono dai gusti e dalle necessità del momento”, ha osservato, facendo intuire che il ritorno in maglia albiceleste potrebbe forse avvenire dopo un eventuale cambio del tecnico.

pronto a non rispondere — Considerato il leader del centrocampo campione d’Italia negli ultimi 4 anni, e pilastro inamovibile della seleccion nelle gestioni Pekerman e Basile, Cambiasso non intende recriminare né, tanto meno, rivendicare nulla. “Giocare con continuità in nazionale è la più grande aspirazione per un calciatore. Ho accettato ogni sacrificio e ogni posizione in campo, e sono contento di dove sono arrivato, non mi è andata male”, ha osservato, concludendo che, “comunque sia, alla nazionale bisogna solo dare, mai chiedere”.

la delusione — La situazione conflittuale con la maglia albiceleste è bilanciata dall’idilliaco rapporto con il club nerazzurro, in cui il “Cuchu” sente di aver raggiunto la realizzazione professionale. “Se stai bene in un posto e sono soddisfatti di te, è inutile cambiare. Per di più, mi sono già tolto già parecchie soddisfazioni a livello di club”, ha detto, ammettendo tuttavia che “non essere andati più avanti in Champions League è stata la grande delusione della passata stagione”.

 
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