| GOTEBORG (Sve), 26 giugno 2009 - E' l'Inghilterra la prima finalista dell'Europeo Under 21. A Goteborg, partita incredibile: dal 3-0 per gli inglesi si passa al 3-3. Ai rigori, la Svezia cede e prevale la nazionale di Pearce, che lunedì affronterà la vincente di Italia-Germania.
gol immediato — Pronti-via e vantaggio dei bianchi. Subito corner, pallone controllato da Cranie in area, tiro del difensore e velo di Agbonlahor che mette fuori causa Dahlin. La Svezia, dunque, deve inseguire fin dal primo minuto e diventa vulnerabile quando gli inglesi possono scatenare la velocità di Walcott e Agbonlahor, due attaccanti di altra categoria. Ma se le punte di Arsenal e Aston Villa fanno solo intravedere le loro eccellenti qualità, per un tempo i compagni giocano alla grande. Il migliore è Milner, che sulla destra fa quello che vuole e sforna cross perfetti. Ma anche la diga di centrocampo Muamba e la coppia difensiva del Manchester City Richards-Onuoha si fanno applaudire.
sfortunato bjarsmyr — Proprio Onouha, al 27', sfrutta la momentanea uscita dal campo del capitano scandivano Bjarsmyr (ferita al sopracciglio) e capitalizza un altro calcio d'angolo: il centrale del City è veloce a girarsi nell'area piccola e a mettere dentro il 2-0. E la sfortuna di Bjarsmyr prosegue al 38', quando devia nella sua porta un pallone rimesso al centro da un ottimo Cattermole. E' il 3-0. L'Inghilterra, a quel punto, potrebbe dilagare contro un avversario pericoloso soltanto una volta, con una punizione di Toivonen respinta da Hart. Si va al riposo sul triplo vantaggio inglese.
super berg — Nella ripresa, dentro Molins e Harbuzi, per provare a invertire l'inerzia del match. Mossa azzeccata, perché la Svezia, miglior attacco del torneo, cambia completamente passo. Berg e Toivonen, giovani stelle del campionato olandese, cominciano a trovare l'intesa. E quando sembra che la partita si avvii a concludersi senza ulteriori sussulti, ecco l'episodio che riapre i giochi: Molins, molto attivo, va via sulla destra e il suo cross viene convertito in gol da Berg, capocannoniere del torneo e giocatore di gran classe.
rimonta completata — A quel punto, la Svezia crede nell'impresa. Che diventa realtà grazie a due prodezze. La prima è una punizione di Toivonen, concessa da un'ingenuità di Onuoha al limite dell'area. In campo entra anche a Soeder e l'innesto si rivela subito decisivo, perché al 36', con un tacco volante, indirizza il cross di Molins su Berg: l'attaccante del Groningen non tradisce e fa centro per la 7ª volta in questo Europeo. Seconda prodezza svedese, è 3-3, si va ai supplementari.
sbaglia molins — Nei primi 15 minuti c'è solo la Svezia, ispirata da un grande Berg. Prima del cambio di campo, Campbell (subentrato ad Agbonlahor) la combina grossa e rimedia il secondo giallo per un'entrata assurda su Lustig. Non ci sarà in finale, come gli altri squalificati Agbonlahor e Hart. Rimasta in dieci uomini, l'Inghilterra trema quando l'indemoniato Berg centra la traversa di testa, ma la nazionale dei Tre Leoni si trascina ai rigori. Sbagliano subito Milner e Berg (para Hart), poi serie di centri fino all'8-7 per gli inglesi. Tocca a Molins, che centra il palo. E questa pazza sfida, alla fine, sorride al c.t. Pearce, uno che coi rigori, da giocatore, non ha mai avuto un bel rapporto.
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