| Anche l'affaire Fioranelli appare sfumato. Nella giornata che doveva essere decisiva, quella della svolta per il futuro della Roma in chiave societaria, la doccia fredda arriva in serata: la Italpetroli, controllante indiretta del club giallorosso, fa sapere che la trattativa di fatto è interrotta.
"Ad oggi, nonostante gli sforzi profusi, non si sono realizzate le condizioni per proseguire nella valutazione di un'eventuale operazione" recita la breve nota, in riferimento all'interesse "rappresentato da Vinicio Fioranelli, per conto di una società di diritto svizzero, ad acquisire il pacchetto di controllo di As Roma". Insomma più che una frenata, come ce ne erano state tante nei giorni passati, stavolta sembra proprio una rottura. Il fallimento di un'operazione che, tra alti e bassi, in alcuni momenti sembrava ben avviata.
Ma non sembra pensarla così lo stesso Fioranelli che anche di fronte alla presa di posizione della società si dice sicuro che nulla è deciso, e che anzi la trattativa andrà avanti. Il suo pensiero lo affida al legale, l'avvocato De Santis: "Il comunicato non chiude la porta, assolutamente, lascia aperte tutte le soluzioni possibili. Per comprare la Roma bisogna fare discorsi tecnici differenti, servono molte approvazioni. Noi andiamo avanti".
E infatti in giornata, nonostante non ci fossero state situazioni di vera svolta prima dell'annuncio dell'Italpetroli, indiscrezioni parlavano di un interesse ancora vivo da parte del gruppo guidato da Fioranelli che avrebbe presentato le garanzie (ma forse non sarebbero per tutti i 300 milioni di euro necessari per l'intero pacchetto azionario, ma per i 201 utili per rilevare quello in mano alla famiglia Sensi), e che avrebbe anche l'ok della famiglia Sensi, ma l'ostacolo sarebbe rappresentato dagli istituti di credito ancora non convinti a dare il via libera all'operazione.
Che però la strada non fosse in discesa si era capito anche dal fatto che l'appuntamento di Fioranelli con i dirigenti di Mediobanca dato quasi per certo, invece non ci sarebbe stato. C'é stato però un doppio consiglio d'amministrazione. Uno per Mediobanca e uno della Roma: non sarebbe stato toccato l'argomento cessione del club giallorosso. Il consiglio della società dei Sensi era fissato da un mese e serviva per l'approvazione della relazione mensile.
Sull'argomento cessione della Roma è intervenuto oggi Alessandro Profumo: "Non sono minimamente coinvolto, non la seguo" ha detto l'amministratore delegato di Unicredit. A Trigoria inanto si va avanti come se l'attuale proprietà dovesse rimanere a lungo.
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