Europeo Under 21 - Casiraghi e i suoi contro il tabù tedesco

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CAT_IMG Posted on 25/6/2009, 19:37

Leggenda

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La fase a gironi è andata in archivio con due successi e un pareggio. Adesso si fa sul serio. Si parte dalle semifinali, dalla sfida con la Germania (fischio d"inizio mercoledì alle 20:45). Per l'Italia di Pierluigi Casiraghi, l'impressione è che si tratti di una sorta di finale anticipata nell'Europeo Under 21. Ma, soprattutto, di un tabù da sfatare.

Gli Azzurrini devono infatti riuscire nell'impresa di non fallire al momento del dunque. Impresa alla quale sono sempre venuti meno in quest'ultima gestione. Casiraghi lo sa, ma non per questo si dimostra sfiduciato alla vigilia. "Quando arrivi in semifinale si possono avere due tipo di approccio - ha spiegato il ct - Si può essere già contenti di quello che si è fatto e abbassare la tensione o si può iniziare a pensare di raggiungere qualcosa di speciale. Ovviamente questo è quello che vogliono che facciano i miei giocatori. Con il giusto approccio, la giusta mentalità conta poco se giochi con due o tre attaccanti".

Già, conterà poco la tattica. Però qualche problema di formazione ci sarà eccome. L'Europeo di Paolo De Ceglie è finito, mentre Claudio Marchisio salterà il match per squalifica. In attacco, invece, rientra Mario Balotelli. Quindi, che Italia dobbiamo attenderci? "Perdiamo due giocatori importanti - ammette Casiraghi - Anche perché avevamo trovato un certo equilibrio con questo centrocampo. Si tratta sicuramente di uno svantaggio rispetto alla Germania, che può schierare la formazione migliore".

Gli interrogativi rimarranno sino all'ultimo. Quando finalmente sapremo se Casiraghi avrà optato per il tridente o avrà tenuto fuori uno tra Giovinco, Acquafresca e Balotelli. Una cosa è certa. La stima del ct nei confronti dell'attaccante interista non è venuta meno, nonostante l'espulsione rimediata contro la Svezia. " Mario deve stare tranquillo e giocare la sua partita - ha spiegato - Ha grandi qualità e a me interessa che riesca ad esprimere il suo talento e che faccia gol. Il suo comportamento è stato in linea con quello di altri giocatori, non ci saranno problemi. Non voglio dargli troppa pressione perché ne ha già tanta. Sta imparando tante cose, come allenatore mi aspetto tanto perché lui può dare tanto".

In quel tanto sono racchiusi tutti i rimpianti del Casiraghi giocatore. Quello che nel 1996 vide il proprio sogno europeo esaurirsi proprio contro la Germania: "In quell'occasione paregiammo 0-0, un risultato che portò alla nostra eliminazione. Ricordo una partita sfortunatissima, con Zola che sbagliò un calcio di rigore. Non ho mai perso contro la Germania, ma non sono mai state partite epiche come nel 1982 o in Messico. A livello personale questa sarà quindi la più importante. Già, il bello deve ancora arrivare.

 
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