Confederations Cup - Lippi "Non avremmo meritato di più"

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CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 22:18

Leggenda

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L'Italia se ne va con la coda tra le gambe dal Sud Africa. Ecco tutte le dichiarazioni dei protagonisti di Italia-Brasile 0-3, l'ultimo match della squadra di Marcello Lippi in Confederations Cup.

MARCELLO LIPPI - "L'analisi della Confederations è che ci siamo presentati in condizioni fisiche non brillantissime. E poi in ogni partita abbiamo reagito perché abbiamo un'anima e un cuore. Però contro certi avversari non basta. Non abbiamo neanche fatto male. Abbiamo fatto un po' poco. Evidentemente ora non possiamo fare di più, ma è un limite non definitivo. È solo un limite attuale. Tutti vogliono i giovani, ma devono essere inseriti per gradi e in una squadra che funziona bene. Ci tenevo a fare una Confederations diversa, ma l'abbiamo fatta non bene. Le circostanze ci avrebbero potuto far passare il turno, ma l'impressione sarebbe rimasta. Loro accentrano molto l'esterno di destra per far salire Maicon, quindi avevo chiesto a Dossena di aspettare nel primo tempo. Il 4-4-2 del secondo tempo è una scelta del momento, perché anche nella negatività del risultato poteva succedere qualcosa di positivo. Non è andata. Andiamo a casa ma onestamente non meritavamo di più. Adesso andiamo in vacanza e riordiniamo le idee".

GIANCARLO ABETE - "Questo è stato un test importante. Ma nella sua negatività vale molto perché permetterà ulteriori riflessioni. Bisogna chiedersi per quanto alcuni giocatori possono presentarsi a certi livelli. Ma non penso che il problema sia l'età. Il problema è complessivo, di costruzione del gioco. Non bisogna commettere l'errore di fare un processo a giocatori la maggior parte dei quali ci ha fatto vincere un Mondiale e non ha un problema d'età, ma di condizione. E' evidente che Lippi è una persona intelligente, è umano, comprensibile e doveroso che difenda questo gruppo. Però penso che tutti sappiano leggere le partite e sappiano quali sono gli scenari: dobbiamo innanzitutto qualificarci e poi disputare un buon Mondiale per dimenticare questa brutta esperienza. Ci sono state difficoltà significative e questa partita le ha evidenziate ancora di più. Dopo la scossa della sconfitta con l'Egitto, si sperava che ci fosse una partita diversa. Non è la fine del mondo. Ci tenevamo, ma se scossa doveva essere, meglio che sia venuta in questa occasione piuttosto che in altre in cui non c'è possibilità di recupero".ù

GIGI RIVA - "Un primo tempo così brutto non l'ho mai visto da quando sono in Nazionale. Vai sotto di tre gol e loro ti concedono di venire avanti. Ma non meritavamo la qualificazione. Era una cosa che poi avresti pagato nelle partite successive. Un ricambio a livello nazionale per questi giocatori non è facile. I nostri giocatori dobbiamo solo ringraziarli perché hanno fatto cose meravigliose e non solo il Mondiale. Alcuni giovani hanno qualità, ma arrivare a questi livelli non sarà facile. Adesso bisognerà valutare le cose, Lippi ha questo compito e bisogna affidarsi a lui. Vedremo se troverà elementi di valore da inserire".

FABIO CANNAVARO - "Ci fa male essere usciti, perché eravamo venuti qui per provare alcune cose e per far fare esperienza ad alcuni ragazzi. Ma questa Confederations cup non deve farci perdere di vista l'obiettivo principale, che e' la qualificazione ai prossimi mondiali. Poi tra un anno torneremo in Sud Africa e si vedrà".

GIANLUIGI BUFFON - "I proclami di rinnovamento sono tutte balle. Se ci sono giovani da inserire, il mister non guarderà in faccia nessuno. Però i giovani latitano. La cosa da analizzare è che Fabio Cannavaro veniva da venti giorni in cui non si era allenato, Gattuso aveva giocato solo cinque minuti con la Fiorentina e De Rossi si allenava da una settimana. Questo bisogna dirlo senza cercare giustificazioni".

MAICON - "Non mi aspettavo che mi concedessero tanto spazio. Sembrava che mi dovessero chiudere, ma non è andata così. Ho avuto libertà per fare gioco. Abbiamo fatto bene e dalla mia parte è nato un gol. L'Italia? Uscire dalla Confederations Cup non rende gli Azzurri una squadra da non temere. Loro sono sempre quelli che quando le partite contano non sbagliano. Nel secondo tempo noi ci siamo rilassati un po', e non è una cosa buona, e loro hanno messo in campo la loro qualità. Vincere 3-0 contro l'Italia non è semplice. Il mio futuro all'Inter? Adesso non ne parlo. Lo vediamo dopo il mio futuro. Io ho un contratto sino al 2013 e ho un bel rapporto con il presidente. Io però ho fatto tre anni all'Inter benissimo e un po' di riconoscimento è giusto. Qualche complimento devo ottenerlo. Se non sono più sicuro al 100 percento di restare non è per colpa mia".

JULIO CESAR - "A fine stagione giocare un torneo del genere non è semplice, alcuni possono essere stanchi e anche noi nella prima partita abbiamo faticato. Quindi credo che le valutazioni sull'Italia non debbano cambiare. Noi siamo una squadra giovane, che si sta costruendo all'insegna di una voglia incredibile di lasciare un segno nella storia del Brasile. La Spagna è un po' come noi. Ma non bisogna dimenticare l'Italia, anche se oggi è girata male per loro. Mi ha sorpreso che Cassano non ci fosse. E' un giocatore che tutti vorrebbero, però non posso dire se verrà all'inter perché sennò...".

KAKA' - "Mi dispiace per l'Italia, che adesso dovrà tornare a casa. Ma è una squadra molto forte perché tutti sanno come è finita nel 2006. Non so perché sono usciti così, le valutazioni spettano a Lippi. Due sconfitte però non se le aspettava nessuno. Ci dispiace perché volevamo vedere una grande Italia in questa Confederations. Io sono molto grato al calcio italiano per tutto quello che mi ha dato. E se oggi sono un giocatore importante a livello mondiale lo devo al calcio italiano e al Milan".

 
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