Confederations Cup - Gli Usa soffiano la semifinale all'Egitto

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CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 22:13

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Partita clamorosa a Rusternburg. Gli Stati Uniti battono 3-0 l'Egitto nel Gruppo B di Confederations Cup e conquistano il secondo pass per le semifinali. Apre le marcature Charlie Davies (21'), raddoppia Michael Bradley (63') e chiude i giochi Clint Dempsey (71'). E dire che, ormai per tutti, la qualificazione al secondo posto era un affare a due tra Egitto e Italia.

EGITTO A SOPRESA, USA SORPRENDENTI - Shehata sorprende tutti e rivoluziona la squadra per ovviare all'assenza di Zidan. Fuori il mattatore dell'Italia, Homos, e Moawad. Dentro Abdelghani e modulo che passa dal 4-4-2 a un 3-4-2-1. Bradley, invece, risponde con un 4-4-2 molto vicino a un 4-2-4 nel quale Donovan e Dempsey partono dagli esterni di centrocampo per tagliare verso il centro. È la mossa azzeccata. Perché l'Egitto fatica tremendamente a impostare un'azione pulita partendo dalle retrovie e, soprattutto, va in tilt completo sui movimenti di Donovan e di Davies, attaccante inserito per far coppia con Altidore. Gli Usa al 16' falliscono la più clamorosa delle occasioni con Donovan, che incredibilmente pensa a servire Altidore quando basterebbe tirare in porta. Due minuti prima El Hadary aveva salvato il risultato su un diagonale di Bradley. Parata perfetta. L'esatto opposto di quanto si vede al 22', quando non trattiene un cross dalla sinistra, si prende un calcio in faccia da Hosni e concede il più rocambolesco dei gol a Davies.

LA RISCOSSA NON C'E' - L'Egitto è fuori. Ma si sveglia in fretta. El Hadary ci mette quattro minuti per rimettersi in piedi dopo la mazzata al capo, i suoi compagni più o meno lo stesso tempo per mettersi finalmente a macinare gioco. Farag da sinistra e El Muhamadi a destra spingono a più non posso. E gli Usa ballano. Peccato per l'Egitto che non si vada oltre a una traversa colpita da Hosni con un tiro potente dai 30 metri. Così, nel finale di frazione El Hadary è costretto nuovamente a superarsi su Davies. Quanto meno, arrivano buone notizie dall'altro campo, dove il Brasile chiude il primo tempo sul 3-0. E, allora, adesso è l'Italia ad essere fuori.

E ALLA FINE LA SPUNTANO GLI STATES - Il secondo tempo si preannuncia frizzante. E, in effetti, così è. Non, però, per merito dell'Egitto che, se possibile, peggiora ancora rispetto alla prima frazione. Nessuna pericolosità offensiva, disattenzioni costanti in retroguardia. L'esatto opposto della squadra brillante vista contro Brasile e Italia. Gli Usa quasi non ci credono, ma intanto ne approfittano. Al 63' Michael Bradley chiude con un piatto preciso un'azione meravigliosa rifinita da Donovan a sinistra. Otto minuti dopo Clint Dempsey stampa nell'angolino una girata di testa che vale il 3-0. Una girandola d'emozioni che sorride agli States. Perché l'Italia non riesce a segnare e perde 3-0. Proprio come l'Egitto. Il risultato? Semplice. Passano gli Usa che, invece, vincendo 2-0 non sarebbero stati premiati sino in fondo. Giusto così. Almeno per quanto si è visto questa sera a Rusternburg e Pretoria.

 
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