Una fredda cronaca del nuovo corso milanista

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CAT_IMG Posted on 21/6/2009, 20:26

Leggenda

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Quando capire è impossibile, non resta che riordinare i fatti. Il "new deal" milanista è quanto di più difficile da interpretare. Quindi noi ci arrendiamo. Prendiamo nota e basta. Con un solo, piccolo commento a margine: da tempo ormai ci siamo abituati alla distanza siderale che, nel mondo del calcio, separa le parole dai fatti, le dichiarazioni pubbliche di presidenti e dirigenti dalle loro decisioni private. Ma qui forse si sta davvero esagerando...

IL PROSSIMO ALLENATORE? ANCELOTTI - 30 aprile. Le voci circolano, ma Galliani è perentorio. "Chi sarà il prossimo mister del Milan tra Allegri, Gasperini e Leonardo? Ancelotti. Con lui c'è un rapporto meraviglioso nella buona e nella cattiva sorte". Un mese dopo lo stesso ad annuncia: "Leonardo è il nuovo allenatore del Milan"

O CAPITANO, MIO CAPITANO - 24 maggio. Paolo Maldini saluta San Siro dopo oltre 20 anni di carriera. Una parte della Curva Sud gli rovina la festa. Il capitano se ne va indignato dallo stadio, rifiutando la premiazione al centro del campo. La società tace, lui non la prende bene. E Galliani si giustifica: "Ritengo che il silenzio sia l'arma più efficace per non dare ulteriore spazio a condotte simili". Il Milan propone a Maldini la carica di responsabile del settore giovanile, lui la prende ancora peggio. Saluta tutti e se ne va

NON SI VENDE KAKA' - 28 maggio. Florentino Perez preme dalla Spagna, ma Galliani è deciso: "Kakà resta al Milan, tranquilli". Il 9 giugno viene comunicata ufficialmente la cessione del brasiliano al Real Madrid.

VIA KAKA', ARRIVA UN GRANDE - 4 giugno. Parla il patron Silvio Berlusconi: "Dopo la finale di Champions gli ho teso una lenza dicendogli che mi piacerebbe vederlo in rossonero. Mi ha guardato e ho capito, tutti i giocatori del mondo vorrebbero venire al Milan". 11 giugno, Cristiano Ronaldo è un giocatore del Real Madrid.

BANANAS - 13 giugno. Leonardo non fa mistero di volere Hernanes e Miranda del San Paolo. Immediata la risposta del presidente del club brasiliano, Joao Paulo de Jesus Lopes: "Il Milan li vuole? Allora che eviti di offrire casse di banane e inizi a proporci soldi veri".

DENTE PERDENTE - 15 giugno. Con una trattativa lampo, Adriano Galliani si assicura il terzino del Porto Ali Cissokho. 15 milioni al club, uno all'anno al giocatore. Galliani annuncia entusiasta: "E' un gran giocatore, uno dei terzini più forti d'Europa. La trattativa che abbiamo intavolato nel corso della nottata è stata serrata ed intensa e siamo contentissimi della sua felice conclusione: abbiamo fatto un vero affare. Alla fine ha prevalso l'amicizia, dopo tanti anni di calcio, con la dirigenza del Porto, con la quale in passato siamo stati co-fondatori del G-14. Adesso nascerà il Milan dei giovani e dei bilanci in pari". Nel giro di tre giorni il tutto salta a causa di presunti problemi odontoiatrici riscontrati a Cissokho durante le visite mediche di rito. Galliani prova ad abbassare il prezzo, poi getta la spugna: "Non abbiamo trovato l'accordo economico con il Porto per Cissokho. Né per il prestito con diritto di riscatto, né per una riduzione del prezzo. Abbiamo provato a negoziare, ma non c'è stato niente da fare. Un'alternativa? No, credo che abbiamo tanti terzini di fascia e rimaniamo con i nostri. Adesso compreremo una punta e poi il nostro mercato sarà chiuso".



Dalla ricostruzione post-Kakà al solo acquisto di Dzeko (a patto che arrivi davvero). I più sono sconcertati. Gli altri non fanno altro che chiedersi come, al contrario di Cissokho, uno come Ronaldinho, con quella dentatura, sia uscito indenne dalle forche caudine delle visite mediche rossonere.



 
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