Manzoni e la poetica del vero

« Older   Newer »
  Share  
x . P i l l o ~
CAT_IMG Posted on 8/6/2009, 20:39




Manzoni e la poetica del vero

Il “vero” differenzia il Romanticismo manzoniano dal Romanticismo europeo.
Non c’è nulla di utopico o fantasioso nella produzione manzoniana: tutto è improntato al Vero, all’Utile e all’Interessante. Con la concezione della poetica del Vero l’autore rivela non solo la propria adesione al Romanticismo, ma nel contempo l’originalità nei confronti di questa corrente letteraria: questo ci impone di non etichettarlo come poeta di genere e di riconoscere invece la sua autonomia, creatività e grandezza.
Attraverso la fedeltà al Vero il Manzoni conferisce al Romanticismo italiano carattere moderato, equilibrato, educativo, morale, patriottico e civile, rifiutando del Romanticismo europeo i due principi più rivoluzionari: l’assoluta libertà di ispirazione della poesia e dell’arte e la supremazia del sentimento e della fantasia sulle altre facoltà dello spirito. Secondo lo scrittore lombardo, la poesia e l’arte devono ispirarsi a idee morali e religiose per poter continuare ad assolvere nella società la funzione di educazione e di elevazione spirituale: il sentimento e la creatività devono essere guidati sapientemente dalla Ragione, poiché abbandonati a sé stessi degenerano in sentimentalismi e fantasticherie inconcludenti.
L’opinione del Manzoni si distacca notevolmente dalle tendenze romantiche prevalenti, soprattutto da quelle espresse nelle arti figurative: Fussli e Goya, per citare solo due esempi, introducono nei loro dipinti dimensioni vaghe, indefinite e sconosciute, in cui la fantasia, il sentimento, il disorientamento e l’irrealtà sono di gran lunga preferiti alla Ragione e non hanno alcuna funzione morale o civile.



La poetica del “vero”


Alessandro Manzoni dichiara la propria fedeltà al Vero sin dalla produzione giovanile: il carme “ In morte di Carlo Imbonati” celebra infatti il Vero come profondo impegno morale e la sua importanza è sottolineata dall’attribuzione ad esso dell’accezione di “santo”.

“Sentir riprese, e meditar: di poco
esser contento: da la meta mai
non torcer gli occhi, conservar la mano
pura e la mente: de le umane cose
tanto sperimentar, quanto ti basti
per non curarle: non ti far mai servo:
non far tregua coi vili: il santo Vero
mai non tradir: né proferir mai verbo,
che plauda al vizio, o la virtù derida.”

“ Il principio, di necessità tanto più indeterminato quanto più esteso mi sembra poter essere questo: che la poesia e la letteratura in genere debba proporsi l’utile per iscopo, il vero per soggetto e l’interessante per mezzo”: così Manzoni fissa in forma sintetica e chiara, in una lettera inviata al marchese d’Azeglio nel 1823, quelli che sono i principi fondamentali cui si ispira il Romanticismo italiano.
E’ opinione dei romantici che la poesia debba riconoscere il Vero come unica sorgente di un diletto nobile e duraturo, dal momento che il falso, al contrario, crea sempre fastidio e disorientamento: il mezzo più naturale per dare valore alla poesia è scegliere soggetti che interessino non solo gli uomini dotti, ma anche la maggioranza dei lettori, e questi soggetti possono essere individuati sia nella Storia, sia nelle esperienze di vita.
Il concetto di Vero è definito da Manzoni come l’espressione di un bisogno vago ed incerto: tuttavia i Romantici si sono avvicinati più degli altri alla sua comprensione, perché si sono adoperati a respingere il falso. I poeti romantici si rivolgono ad un Vero che non si discosta da ciò che la fede cristiana indica per tale: per questo motivo Manzoni riconosce un’identità di interessi fra lui e gli esponenti delle tematiche romantiche.
Manzoni è infatti fortemente credente. Il suo è un cristianesimo attivo, agonistico, intransigente, caratterizzato da un grande rigore morale che, mentre prepara alla beatitudine nell’altra vita, impegna costantemente il fedele, sul piano morale nella scelta continua fra il bene e il male, e sul piano politico nella lotta per la libertà e la giustizia sulla Terra.
La fede non è vista come slancio mistico verso l’assoluto o come irrazionale bisogno dell’anima, ma è completamento e conforto della ragione; non è puro atto contemplativo come in epoca medievale, ma è profondamente legata alla realtà e radicata nel Vero.
Il suo Vero non esprime la semplice partecipazione ai problemi del proprio tempo, ma introduce a qualcosa di più preciso e distinto: rappresenta la decisa reazione alla poesia di pura immaginazione e fantasticheria, a quelle composizioni che, secondo modelli importati da Oltralpe, si compiacevano del torbido delle passioni, esasperandole per il gusto dell’orrido e dello spaventoso. La poetica manzoniana è invece tesa alla fruizione del Vero storico, con l’estensione di questo al Vero poetico, e si sofferma soltanto su quanto è realmente accaduto: per questo Manzoni esamina con attenzione e grande profondità d’indagine le situazioni storiche entro cui ambienta le tragedie “ Conte di Carmagnola” e “Adelchi” , e soprattutto il romanzo “ I promessi sposi”.
Nel “ Conte di Carmagnola” si individua la fusione tra Vero storico e Vero poetico: l’autore attinge dalla storia reale per poter narrare la vicenda, ambientata nel ‘400, di un condottiero che, dopo aver guidato i Veneziani allo scontro, vittorioso, contro i Visconti, conserva un atteggiamento di ambiguo aiuto verso i milanesi ed è infine processato per tradimento. Manzoni dipinge il conte non come traditore, ma come vittima , e fa di lui un personaggio ideale e insieme reale, un uomo che non riesce a difendere i propri ideali nella società corrotta dell’epoca.
Tale contrasto tra ideale e reale è rilevante soprattutto nell’ “ Adelchi” , che si conclude con la morte del protagonista: sia il figlio di Desiderio ( Adelchi appunto), sia la sorella Ermengarda sono presentati come eroi, cioè vittime della realtà che si riscattano solo dopo la morte.



Il vero nel romanzo


Ma la più importante innovazione e la più originale aderenza al Vero da parte dell’autore è data dalla scelta di innalzare a protagonisti di un’opera d’arte gli umili. Poveri e ignoranti popolani sono infatti i personaggi principali de “ I promessi sposi”, il più celebre romanzo del Manzoni.
L’artista sceglie il romanzo come simbolo del movimento romantico e come fattore di rivoluzione del gusto. Il romanzo apre infatti molte porte alla novità: consente di rappresentare la realtà così com’è; attira un pubblico più vasto per la semplicità del lessico e per l’interesse dei temi trattati; risponde all’esigenza da parte dello scrittore di intraprendere un impegno morale, civile e di forte denuncia sociale (frutto della concezione illuministica educativa ed utilitaria della letteratura); essendo un genere del tutto nuovo, permette infine al Manzoni di non imbattersi in stereotipi o norme prefissate, ma di agire in piena libertà.
Il romanzo storico era già stato fondato da Walter Scott tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, ma nelle mani del Manzoni subisce una profonda quanto felice evoluzione.
La realtà quotidiana è raffigurata con realismo e serietà e, abbandonati i perfetti eroi della letteratura classica e neoclassica, si descrivono personaggi semplici legati al momento storico e all’ambiente in cui agiscono: sono profondamente caratterizzati, possiedono una personalità complessa e dinamica e un’insospettabile ricchezza interiore. L’autore rifiuta ogni tipo di idealizzazione dei personaggi che mantengono, come nella vita reale, le virtù e le manchevolezze proprie di ogni persona.
Per Manzoni figure e avvenimenti devono aderire il più fedelmente possibile alla realtà e, per far ciò, si documenta attraverso biografie, cronache del tempo, memorie e archivi: egli presenta gli umili non come i pastorelli delle opere del ‘600 e del ‘700, né come sciocchi ignoranti di cui burlarsi, come in Goldoni o in Ruzzante.
Manzoni si sofferma invece sulla loro umanità e addirittura propone una donna comune, Lucia, come modello comportamentale.
 
Top
CAT_IMG Posted on 1/7/2009, 11:53

Bomber

Group:
Member
Posts:
8,576

Status:


grazie!
 
Web  Top
1 replies since 8/6/2009, 20:39   833 views
  Share