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| Se non è stato un mercoledì nero per Carlo Ancelotti, il merito è tutto di Didier Drogba. Perché prima il manager del Chelsea ha dovuto accettare il "no" di Silvio Berlusconi, che ha trattenuto Andrea Pirlo al Milan. Ma, poi, è arrivata la tanto sospirata firma del centravanti ivoriano sul contratto che lo legherà a vita o quasi ai Blues.
Drogba ha prolungato sino al 2012, mettendo così fine ad ogni possibile speculazione sul suo futuro. "Ho deciso di firmare per altri due anni con il Chelsea - ha dichiarato l'attaccante -. Sono felice e orgoglioso di poter vestire questa maglia sino a quel giorno. Amo questo club, mi sento bene qui e voglio continuare a vincere titoli con questa squadra".
Una dichiarazione d'amore vera e propria quella del 31enne. Parole che fanno senza dubbio piacere ad Ancelotti, che per anni lo ha inseguito da tecnico del Milan e ora avrà il piacere di lavorare con lui ogni giorno. Ma anche un attestato di stima personale giunto dopo la decisione di John Terry di non andare al Manchester City e i complimenti di Frank Lampard.
"Ho deciso di restare perché sono ambizioso e voglio vincere molti altri trofei - ha aggiunto Drogba -. Penso alla Premier League, ma soprattutto alla Champions. Quello è il nostro obietivo e sono convinto che quest'anno riusciremo ad alzare quella coppa". Con mister "Champions" Ancelotti è possibile.
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