Pranzo a Capri

« Older   Newer »
  Share  
CAT_IMG Posted on 1/7/2009, 11:37

Bomber

Group:
Member
Posts:
8,576

Status:


Siamo a Capri , seduti ad un tavolo vista mare del ristorante “L’Aleppo” Tu hai ordinato dei gamberi crudi e caviale , io un filetto di triglia con patate schiacciate, due calici riempiti con un Traminer Navarro color paglierino risaltano splendidamente sul candore della tovaglia . Sei elegantissima nel tuo tailleur bianco con camicia trasparente dello stesso colore, tieni slacciati la metà dei bottoni per cui posso ammirare gran parte dei tuoi bellissimi seni. Gli occhiali da sole avvolgenti ti conferiscono un’aria di mistero, i lunghi capelli sciolti sulle spalle completano il tuo fascino ricco di sensualità. Sono seduto di fronte a te, dopo avere assaggiato due gamberi afferri il terzo con le dita e te lo appoggi alle labbra, sorridendomi cominci a muoverlo sulle labbra, poi lo lecchi con la lingua, lo infili e lo togli almeno tre volte dalla bocca, io mi giro imbarazzato, non capisco se qualcuno ci sta osservando, improvvisamente avverto un tuo piede insinuarsi tra le mie gambe ed appoggiarsi sul mio pene che ovviamente dopo aver visto il trattamento riservato al gambero è duro come il marmo, avvicini il volto al mio e mi sussurri: “ Ho voglia di fare al tuo cazzo il servizio che ho riservato al gambero”. Non me lo faccio ripetere, mi alzo cercando di ricompormi, ti prendo per mano e mi avvio alla toilette, all’ingresso vi è un inserviente addetto alle pulizie che ci guarda con stupore quando ci vede avviarci allo stesso stanzino, per evitare polemiche gli allungo 50 € , appena entrati ti schiaccio contro la parete e comincio a baciarti, ti stringo la vita mentre tu mi abbracci la schiena, istintivamente tu alzi una gamba , sento la tua coscia cercare il mio cazzo duro, appena ne senti il contatto spingi con forza, nel contempo la mia mano scivola sul tuo seno, la camicia è aperta quindi in un attimo arrivo ad accarezzarti i capezzoli, sono duri come nocciole, improvvisamente ti ribelli, mi spingi via con forza , senza accorgermene mi trovo seduto sul water, ti inginocchi tra le mie gambe dicendomi: “Ti avevo chiesto se volevi che ti spompinassi, tu hai accettato , quindi ora stai fermo e zitto.”. Ti togli gli occhiali, mi abbassi la lampo e liberi il mio cazzo, lo accarezzi con entrambe le mani con tanta tenerezza, quasi fosse un bimbo, lo scappelli, sono eccitato, con le labbra mi togli una piccola goccia di sperma, cominci a leccare la punta del glande, scendi lungo il filetto fino alla base, da quando mi conosci sei diventata bravissima a fare pompini, ti piace eccitarmi e leggere tale eccitazione sul mio volto. Tu non mi dai tregua , se non ti fermo ti sborrerò in bocca, non voglio che finisca così, è troppo presto, non mi resta altro che afferrarti i capelli, mi guardi con espressione adirata e mi dici: “Perché me lo hai tolto, volevo che mi venissi in bocca, capisci che lo desidero , lo voglio fare “. Io mi alzo e ti rispondo deciso: “Magari dopo, adesso voglio leccare la tua fica”. Ti faccio inginocchiare a terra con il petto appoggiato sull’asse del water, mi chino dietro di te , ti abbasso le mutandine e comincio ad accarezzarti il culo e la fica, tu cominci a muovere il bacino ed a gemere, ti rifilo una leggerissima sculacciata intimandoti di stare zitta e muta, ti bacio le natiche , te le allargo con le mani e ti lecco la fica, è bagnatissima, probabilmente hai già goduto mentre mi spompinavi ma sicuramente la mia lingua ti riporta in orbita , ora la mia bocca si dedica al tuo ano mentre ti infilo un dito nella vagina, tu non riesci a stare ferma e ad un certo punto quasi mi implori: “Ti prego, scopami “ Non me lo faccio ripetere, desidero troppo la tua fica, in un attimo sono dentro di te, infierisco sulla tua fica con colpi profondi e violenti , siamo entrambi eccitatissimi , ti avevo promesso di borrarti in bocca ma non so resistere , il mio sperma ti riempie la vagina nell’attimo in cui tu esplodi nell’orgasmo. Improvvisamente ti rialzi ti giri e ti metti in bocca il mio cazzo, riesci a ricevere sulla tua lingua ancora un getto del mio seme, tieni in bocca il mio pene fino a quando ritorna a dimensioni normali leccandolo ed accarezzandolo, con gesto amorevole lo rimetti nei boxer e alzi la lampo, ti sollevi e mi baci. L’inserviente non ci degna di uno sguardo, ritorniamo al nostro tavolo.
 
Web  Top
0 replies since 1/7/2009, 11:37   692 views
  Share